mercoledì 29 giugno 2016

SIAMO ALLE SOLITE… (i Bilanci, i ritardi, Sergio Ramos e le patatine - 1° PUNTATA)



Verrebbe proprio da dire “siamo alle solite”.
Eh si, perché dopo tre anni continuiamo ad assistere ad una opposizione monocorde, impersonata dal Presidente del Consiglio Comunale Scurria, che anziché interpretare il ruolo e la carica rivestita con equilibrio ed imparzialità, evitando di entrare a gamba tesa nel dibattito politico e lasciando spazio (anche solo qualche volta) a ben dieci consiglieri comunali altrettanto capaci ed informati, si getta scompostamente in ogni questione, pontificando a destra e manca, attribuendo responsabilità politiche e incapacità manifeste; senza mai contribuire con le sue iniziative e dichiarazioni politiche in modo concreto ad indirizzare l’attività amministrativa nel senso dell’interesse dei cittadini Santagatesi.
L’ultima perla è la questione della mancata approvazione del bilancio di previsione 2016.
Un problema che attanaglia gran parte dei comuni dell’isola, per l’incertezza dell’entità dei trasferimenti che dipendono dai complessi e delicati rapporti tra Regione Siciliana e Stato centrale e di cui certo non sono responsabili i comuni e tanto meno i Sindaci.
Proprio qualche giorno fa leggevamo di un comunicato del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Presidente dell’Anci Sicilia, il quale si scagliava contro la Regione, che stava in quei giorni “…pianificando l’invio di commissari ai comuni”, poiché “…per i sindaci al danno si aggiungerebbe anche la beffa”.
Se fossero confermate le indiscrezioni secondo cui l’assessorato Autonomie locali della Regione Siciliana sta per notificare ai comuni dell’Isola l’insediamento di commissari per l’approvazione dei bilanci di previsione 2016, ci troveremmo, ancora una volta, a dover fare i conti con una Regione che ai delicatissimi problemi degli enti locali, sia sul versante finanziario sia sul versante delle diverse problematiche rispetto al personale, alla gestione dell’acqua e dei rifiuti, risponde con un atteggiamento burocratico dal quale si rileva la paradossale situazione per cui i sindaci sono responsabili per colpe altrui. Siamo di fronte ad una sorta di “responsabilità oggettiva” che consente a qualcuno di scaricare sui primi cittadini la propria inefficienza e mancanza di autorevolezza, di scaricare sui primi cittadini la responsabilità di non aver chiuso in tempo con lo Stato la trattativa sui 500 milioni, e di non aver fatto valere in tempo, dinnanzi al governo nazionale, la singolarità della situazione siciliana. La Regione, che non più di un mese fa ha messo gli enti locali con le spalle al muro nella scelta tra non approvare i bilanci di previsione e dichiarare il dissesto, adesso con insolita solerzia, anziché affrontare il problema sostanziale e rassicurare gli enti locali, pianifica l’invio dei commissari per temporeggiare”.
Queste le dichiarazioni di Orlando qualche giorno fa.
Come previsto è giunta poi, da parte dell’Assessorato Enti Locali, la nomina dei Commissari per circa 200 comuni siciliani; tutti quelli che non erano stati finora nelle condizioni di approvare i bilanci di previsione 2016 e il rendiconto del 2015. Tra questi peraltro, TUTTI i capoluoghi di provincia…
La Regione però parrebbe voler fare un mezzo passo indietro dopo le legittime rimostranze dell’ANCI.
E’ di questi giorni la notizia che l'assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri e il dirigente generale Giuseppe Morale starebbero lavorando a una direttiva con la quale intenderebbero “frenare” proprio l'insediamento di funzionari regionali, viste le notizie giunte recentemente da Palazzo Chigi con lo sblocco dei 500 milioni di euro destinati alla Sicilia.
Nella direttiva dell'assessore Lantieri, si farebbe riferimento al fatto che i ritardi nell'approvazione del bilancio sono legati alle difficoltà della Regione nell'operare il “riparto” ai Comuni, a causa proprio del congelamento di quelle somme, liberate in Consiglio dei Ministri soltanto di recente.

In questo quadro noto a tutti (è sufficiente leggere le dichiarazioni di fuoco di Paolo Amenta, vice presidente ANCI Sicilia - www.inuovivespri.it: "...l’applicazione di questa legge in modo così fiscale si poteva evitare, anche perché i Comuni non possono essere chiamati a rispondere dei ritardi altrui"), giungono invece le dichiarazioni dell’opposizione, che “semplificando” non certo a beneficio della verità, attribuisce tutta la responsabilità all’Amministrazione guidata dal Sindaco Sottile, rea di “…colossali ritardi accumulati in ordine ai documenti finanziario-contabili” che avrebbero determinato (???) il commissariamento del Comune di Sant’Agata Militello ed un aggravio di costi per l’Ente. Peraltro unica dichiarazione del genere da parte dell’opposizione nei 200 Comuni commissariati…
Insomma, come ha risposto Sergio Ramos alle domande dei giornalisti spagnoli dopo la sconfitta con l’Italia di Conte: "È facile parlare seduti sul divano con un pacchetto di patatine in mano”.

PD Sant’Agata

sabato 11 giugno 2016

SABATO 11 GIUGNO CASTELLO GALLEGO: RICCARDO ARENA PRESENTA IL SUO ULTIMO LIBRO

Sant'Agata ancora al centro degli eventi culturali.
Questa sera alle 18,30  presso la Sala dei Principi del Castello Gallego, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, presenterà il suo ultimo romanzo "Anche oggi non mi ha sparato nessuno".
All'incontro interverranno l'autore, il sindaco Carmelo Sottile e l'on Nuccio Carrara.

Pubblichiamo una recensione del romanzo di Arena a firma  di Angela Morgante:

“Poi cominciò a non morire più nessuno...
“Perlomeno così sognò. E fu un lungo, strano, insolito incubo.
“I giornali, già disperati perché non vendevano quasi niente anche quando si moriva, vedevano nell'improvviso crollo delle morti una manovra del Potere per tagliare definitivamente loro le gambe e provavano il malinconico senso di inutilità di chi non può raccontare nemmeno la cosa più emozionante (...)  che voglia leggere chi vive, e cioè come muoiono gli altri...”.
Con questo incipit onirico, che mostra il cinismo di un mondo – quello giornalistico – che l'autore conosce così  bene,  essendo presidente dell'ordine dei giornalisti e redattore di cronaca giudiziaria al Giornale di Sicilia da tanti anni, Riccardo Arena mette insieme “Anche oggi non  mi ha sparato nessuno”, la sua seconda opera narrativa...

E' un romanzo graffiante in cui la storia di un capitano dei Carabinieri Secondo Maschio, che  si è allontanato dalla sua attività per vivere in “buen retiro” in campagna, dove dà lavoro e dignità ad alcuni nordafricani (di quelli che sbarcano di continuo sulle nostre coste), questa storia che pure forma un'ottima trama narrativa serve da giustificazione alla denuncia di questa nostra realtà fatta di imbrogli e di prepotenze, di complotti e di furbate varie in cui si perde tante volte il senso vero del vivere civile, in cui si smarriscono i valori della umanità. 
La storia di  Secondo si intreccia con quella del figlio di un capomafia: da quando ragazzino di dieci anni di fronte alla porta rifiuta di tirare un calcio di rigore: non regge il peso della responsabilità, al suo posto lo farà l'amico piccolo boss. Così quando il figlio del mafioso viene preso di mira da prepotenti più forti di lui Secondo non ci pensa due volte e lo salva. E' una metafora su un compromesso che si è costretti a fare con se stessi, ma anche l'esaltazione di un valore che è più forte di tutto: quello dell'amicizia, e della riconoscenza.

  Dietro la trama riconosci le cose che appartengono a tutti noi, che accadono oggi, domani, in Italia, in Sicilia, nel mondo.
E arriva la denuncia: si riparmia sull'informazione, si tagliano i fondi per le  redazioni, ubriachi di  notizie on-line, drogati dal frastuono dei nuovi mezzi di comunicazione e invasi di notizie da tutte le parti ormai in realtà non ci si ferma neanche più a riflettere su quello che ci succede intorno, l'attenzione a ciò che ci circonda è messa a dura prova da una martellante massa di  parole.  Così si riducono le redazioni sempre di più, si fa malinformazione, con i computer e grazie ai network, ognuno, così  sembra, si sceglie le notizie che vuole.
Il libro di Riccardo  Arena è un romanzo insolito che si avvale, dei nuovi mezzi di comunicazione che ha una accattivante – e divertente – veste grafica (della giovane casa editrice Leima) che richiama quasi un brogliaccio, e infatti è il diario del protagonista: “Il libro è anche una colonna sonora: da Vasco Rossi a Pino Daniele al Paolo Conte di 'Via con me' – commenta Lirio Abbate, giornalista della Rai –. E' una storia di giornali e di giornalisti, ma è una storia di fantasia, che si svolge attraverso i social network”. E tutti i personaggi sono ben caratterizzati e sono figure interessanti: il capitano Secondo Maschio è la voce narrante, cui fa da controcanto quella del dj  della radio  Alba Chiara che mette in onda canzoni straordinarie.
Il magistrato Maurizio De Lucia alla presentazione del libro sottolinea che non si parla male dei magistrati – e ringrazia – ma del potere occulto che non è la Bundes Bank, o la Troika, o il potere economico ma è la mafia... e il nemico da combattere è l'amarezza di fondo che dà la consapevolezza della connivenza tra Stato e anti-Stato.
“E' un nemico sconosciuto che è capace di scompaginare la sicurezza della nostra realtà: ma chi è Stato, in effetti?” si chiede Riccardo Arena.
La storia del libro è surreale, ma tutto ciò che vi è narrato è preso dall'attualità di questi ultimi anni. “La mafia è  eticamente inaccettabile, non si può dire che senza la mafia non si può vivere (anche se dove c'è il bene c'è anche il male), la mafia non è solo quella che uccide ma è anche nell'atteggiamento di chi ritiene tutto lecito: bisogna essere testardi e non accettare le ingiustizie, bisogna pretendere ciò cui si ha diritto”.
Nel libro Riccardo Arena lo fa dire al capo della mafia Cataldo Orchi: fino a quando non abbiamo visto la reazione della gente non ci rendevamo conto di ciò che avevamo fatto... Il potere della mafia è molto diminuito con l'aumentare della consapevolezza della gente".

martedì 7 giugno 2016

UN MESE DI BLOG: DIECIMILA LETTORI !

A poco meno di un mese dalla sua apertura, il Blog del Circolo PD Sant'Agata, è stato letto da oltre DIECIMILA persone.
Un successo straordinario ed inaspettato, che ci spinge a ringraziare quanti ci hanno letto finora e quanti continueranno a farlo nel prossimo futuro.
In questo mese abbiamo tentato, a quanto pare con un discreto riscontro, di apportare un contributo in termini di analisi dei fatti politici ed in termini di opinione; oltre a fungere, all'occorrenza, da organo di informazione di fatti ed eventi di rilevanza sociale e politica non soltanto locale.
E' questo lo spirito con cui intendiamo continuare a coltivare questo impegno.
Certi che Sant'Agata finalmente sta apprezzando la possibilità di ascoltare anche un'altra campana ... 
Per concludere qualche curiosità: la maggior parte dei nostri diecimila lettori sono ovviamente concentrati in Italia. Ma vanno registrati lettori assidui del blog anche in Germania, negli USA, in Spagna e Portogallo, in Irlanda, Francia, Svizzera, in Russia e persino in alcune Repubbliche Baltiche. Insomma ci sono cittadini Santagatesi o di origini Santagatesi che ci leggono da molto lontano ed ai quali va il nostro caro saluto e l'invito a leggerci ancora.    
A tutti un grazie di cuore.

PD Sant'Agata 
 

sabato 4 giugno 2016

FARAONE: "LE NOSTRE IDEE NON POSSONO CAMMINARE SULLE GAMBE DI CHIUNQUE"

"Le nostre idee non possono camminare sulle gambe di chiunque".

Con questa espressione e con tante idee e progetti in parte divenuti realtà, Davide Faraone intervenne in occasione della “Leopolda 2011”.
La fucina di idee, confronti, proposte e progetti ideata da Matteo Renzi, dalla quale, dopo anni, è emersa finalmente una nuova classe dirigente per il Paese.

Una classe dirigente che in mezzo a mille difficoltà interne, nazionali ed internazionali, sta riuscendo nel tentativo di apportare cambiamenti strutturali ad un'Italia che sconta un ritardo più che ventennale rispetto agli altri paesi europei.
Un ritardo accumulato nell'eterna e sterile contrapposizione tra Berlusconismo e Antiberlusconismo; tra l'esercizio del potere fine a se stesso e l'incapacità di comprendere il Paese e di interpretarne le necessità di progresso e cambiamento.

Dopo quasi cinque anni da quell'intervento pubblico, Davide Faraone, oggi Sottosegretario all'Istruzione, nella serata di ieri 3 Giugno ha presentato nella suggestiva cornice della Sala dei Principi del Castello Gallego, non solo e non tanto il suo libro ("Sottosopra - Come rimettere la Sicilia sulle sue gambe") ma più in generale la sua progettualità politica per la Sicilia; insieme alle ragioni del suo impegno presente e futuro volto alla terra in cui è nato e cresciuto e nelle cui risorse straordinarie continua a credere fermamente.

Faraone, come sempre con il suo stile fatto di sobrietà e di concretezza, ha tratteggiato l’immagine della Sicilia che ha in mente e che, con lui, hanno in mente tantissimi Siciliani, ormai stanchi da un lato della politica che pensa solo al proprio "welfare" e dall'altro di quella innamorata della sola (e solita) retorica.

Faraone è un politico siciliano “atipico”; qualcuno lo definisce “il meno siciliano dei siciliani”. Noi condividiamo questa definizione: perché Faraone non ha il vizio di parlarsi addosso, come è un po’ nostra “tradizione”; ma ascolta e riflette. Non ricerca le facili platee e disdegna le passerelle a buon mercato. Non si alimenta di autocelebrazioni, ma vive il suo impegno politico ed istituzionale con innato pragmatismo.

“Nel mio libro, come nei miei discorsi non troverete in fondo nulla di eccezionale; solo riflessioni estremamente logiche…” su una realtà però – vogliamo aggiungere – che per decenni si è voluta rendere complicata ed a tratti irrisolvibile.

Niente alchimie e formule magiche dunque; ma tante idee innovative, in grado di produrre cambiamenti urgenti, aggressivi, radicali, ormai ineludibili per la Sicilia; se la Sicilia crederà in se stessa e deciderà di cambiare il proprio presente ed il proprio futuro.

PD Sant’Agata  

mercoledì 1 giugno 2016

FARAONE A SANT'AGATA VENERDI' 03 GIUGNO ORE 18,30

Venerdì 3 Giugno alle ore 18,30, presso il Castello Gallego di Sant'Agata, l'on. Davide Faraone, Sottosegretario di Stato all'Istruzione, presenterà "SOTTOSOPRA: come rimettere la Sicilia sulle sue gambe".
Dialogherà con Faraone il giornalista Daniele Araca.